Intervista: L’Aura

L’Aura talks about her song Come Spieghi.

Come Spieghi è una canzone che è nata così com’è. È forse l’unico pezzo all’interno disco che è nata completamente in Italiano, quindi non è stata tradotta a differenza degli altri pezzi o forse è in coppia con Mi Fai Impazzire. Sono le uniche due che hanno avuto quest’origine così italica fin dall’inizio. Anche se poi è una cosa buffa perché Come Spieghi è una canzone che è quasi Hip Hop, ha un ritmo molto incalzante e molto non consueto per la musica italiana, però è una canzone che ho scritto ormai tre anni fa, quindi all’inizio del 2008 ed è una canzone che parla proprio del bisogno di essere leggeri, che detto da una come me è, insomma, è un obiettivo verso il quale tendere. Perché io sono sempre stata una un po’ per sua natura e un po’ per natura della gente che avevo intorno, prima, ho sempre preso le cose con grande pesantezza, non vorrei dire…quasi… è un po’ troppo sensibile forse, un po’ troppo vittima degli eventi no? E invece secondo me gli eventi non possono mai renderti vittima, possono solo aiutarti a scoprire una verità. Quindi la mia verità di adesso è quella del fatto che mi sento serena e mi sento serena del fatto che a volte per ottenere qualcosa, a volte si deve anche sacrificare qualcosa e a volte quel qualcosa vuol dire lasciare indietro dei pezzi di sé , che siano amori, amici, che siano vestiti, che siano case, animali, machine, le cose del genere. A volte bisogna togliere delle cose per poter lasciare che il nuovo arrivi, anche perché il nuovo, il bisogno del nuovo c’è sempre perché dobbiamo sempre crescere come esseri umani , trovare delle cose nuove… quindi Come spieghi parla di questo, il bisogno del trovare la felicità che a volte si trova anche lasciando indietro delle cose.

Canzone: Sere Nere

Canzone: Sere Nere
di Tiziano Ferro
Difficoltà: avanzato
Tempi: gerundio, futuro, presente, condizionale presente

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Ripenserai agli angeli
Al caffè caldo svegliandoti
Mentre passa distratta la notizia di noi due
Dicono che mi servirà
Se non uccide fortifica
Mentre passa distratta la tua voce alla tv
Tra la radio e il telefono risuonerà il tuo addio

Di sere nere
Che non c’è tempo
Non c’è spazio
E mai nessuno capirà
Puoi rimanere
Perché fa male, male
Male da morire
Senza te… senza te… senza te

Ripenserei che non sei qua
Ma mi distrae la pubblicità
Tra gli orari ed il traffico lavoro e tu ci sei
Tra il balcone e il citofono ti dedico i miei guai

Di sere nere
Che non c’è tempo
Non c’è spazio
E mai nessuno capirà
Puoi rimanere
Perché fa male, male
Male da morire
Senza te

Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso
E levigato la tua assenza solo con le mie braccia
E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più mi vorrai e meno mi vedrai
E meno mi vorrai e più sarò con te
E più sarò con te, con te, con te
Lo giuro

Di sere nere
Che non c’è tempo
Non c’è spazio
E mai nessuno capirà
Puoi rimanere
Perché fa male male
Male da morire
Senza te
Senza te
Senza te
Senza te

Canzone: Meraviglioso

Canzone: Meraviglioso
di Negramaro
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, imperfetto, futuro, gerundio, congiuntivo presente

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è vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l’acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù

d’un tratto
qualcuno alle mie spalle

forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
così:

meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
meraviglioso

perfino il tuo dolore
potrà apparire poi
meraviglioso

ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato il mare

tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole
la vita
l’amore

meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso

la luce di un mattino
l’abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso
meraviglioso
meraviglioso

meraviglioso

ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato il mare!

tu dici non ho niente
ti sembra niente il sole!
la vita
l’amore

meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso

la notte era finita
e ti sentivo ancora
sapore della vita
meraviglioso
meraviglioso
meraviglioso
meraviglioso
meraviglioso

Canzone: Come Spieghi

Canzone: Come Spieghi
di L’Aura
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, futuro, passato prossimo, gerundio

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Come spieghi
L’esistenza del bene , del male e del bene?
Come spieghi
Le stagioni, la notte, il giorno e l’uomo?
Come spieghi
Che se ci si innamora si perde il senno?
Come spieghi
Che quel che dico non è mai quello che provo?

Come spieghi
Le tragedie, gli incidenti ed i tentennamenti?
Come spieghi
Gli alieni , le astronavi, lo spazio infinito?
Come spieghi
Il dolore che si prova a perdere te e
Come spieghi
Che non esiste una cura per questo malore?

Tu lo spieghi
Col tuo esistere e con i tuoi 23 anni
Tu lo spieghi
Con gesti che io non capirò mai

Gli anni passano ed io passerò
Le cose che ho perso non ritroverò, no
Non le ritroverò mai
Gli amanti passano e tu passerai
Ma ci sono cose che non passano mai come
Il bisogno d’amore, la voglia di stare bene…

Come spieghi
Le liti e dopo gli abbracci infiniti?
Come spieghi
Il bisogno di sparire, di chiuderti in te?
Come spieghi
Che spreco il mio tempo a morire dentro?
Come spieghi
Che non esiste una cura per questo malore?

Tu lo spieghi
Dicendo che “è presto per fare sul serio”

Tu lo spieghi, lasciandomi preventivamente!

Gli anni passano ed io passerò
Le cose che ho perso non ritroverò, no
Non le ritroverò mai
Gli amanti passano e tu passerai
Ma ci sono cose che non passano mai come
Il bisogno d’amore, la voglia di stare bene…

Gli anni passano e tu passerai
Ma ci sono cose che non passano mai come
Il bisogno d’amore

Canzone: I Giardini Di Marzo

Canzone: I Giardini di Marzo
di Lucio Battisti
Difficoltà: avanzato
Tempi: imperfetto, passato remoto, congiuntivo presente, condizionale presente, presente, futuro

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Il carretto passava e quell’ uomo gridava ‘gelati!’
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero e coi fiori non ancora appassiti
All’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi: “perché non parli?”

Che anno è? Che giorno è?
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell’anima, in fondo all’anima
cieli immensi e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l’universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere, quello ancora non c’è

I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco ad un tratto dicesti “tu muori”
Se mi aiuti son certa che io ne verro fuori!
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell’ anima in fondo all’ anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l’ universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è.