Category: Trascrizioni

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Sgrammaticando: Significato e utilizzo di PREGO

For those of you looking to develop your ear, Sgrammaticando on YouTube is a perfect way to do it. With her videos, Fiorella teaches grammar, verbs, phrases, usage, and typical idioms all in Italian. She has graciously allowed me to post transcriptions of her excellent videos here on My Italian Diary and I think they are perfect for learning and perfecting your Italian.

Per tutti quelli che vogliono sviluppare un po' d'orecchio per la lingua italiana, il canale Sgrammaticando su YouTube rappresenta uno strumento perfetto per farlo. Tramite i suoi video, Fiorella riesce ad insegnare grammatica, verbi, frasi, e espressioni tipiche; tutto questo in italiano autentico. Lei mi ha gentilmente permesso di postare le trascrizioni dei suoi fantastici video qui su My Italian Diary e credo che guardare i suoi video rappresenti una combinazione perfetta per imparare o perfezionare la lingua.

Trascrizione: Sgrammaticando #196: Significato e utilizzo di PREGO
di Sgrammaticando
Difficoltà: intermedio

Ciao ragazzi. Piccolo video dedicato alla parola molto utilizzata in italiano – prego. Oltre essere la prima persona singolare del presente indicativo del verbo pregare io prego, ma questo significato non ci interessa, e anche un parolina usata per diverse… um… con diverse funzioni, in diverse circostanze le più importanti tre, diciamo. Allora, prego viene utilizzato ad esempio in risposta a qualcuno che ringrazia, quindi, qualcuno che ci ringrazia. «Grazie per il tuo aiuto» e rispondiamo «Prego» come per dire «Figurati! Non c’è di che!» Um… quindi, «Prego.»

Viene utilizzata con un intonazione interrogativa, diciamo «Prego?» quando ad esempio non capiamo qualcosa che ci viene detto e invitiamo la persona a ripetere quello che ha detto che non abbiamo capito. Ad esempio, supponiamo che io dico il mio nome a una persona straniera che non l’ha mai sentito di quel mio nome Fiorella, ma questa persona non ha capito come il mio nome quindi mi chiede «Prego?» come per dire «Puoi ripetere il tuo nome?» È un sinonimo in questo caso del interrogazione «Come?» Perché non ha capito. Come per invitare appunto a ripetere quello che è stato detto, perché appunto non è stato capito.

Come il terzo utilizzo, il prego è usato quando qualcuno in un certo senso chiede il permesso di fare qualcosa. Ad esempio, il permesso di passare come dire «Scusi? Permesso? Posso passare?» «Prego!» E con la risposta del genere, con prego noi invitiamo a fare, insomma, a questo diamo il consenso, in un certo senso. Oppure immaginiamo qualcosa come «Posso utilizzare il suo telefono?» «Prego, faccia pure!»

E quindi questi sono gli usi principali della parola prego. Spero di aver accontentato la richiesta che mi è stato fatto sulla pagina Facebook. Spero che questa video possa esservi stata utile e spero che possa essere utile anche a tante altre persone in futuro. Vi invito a fare gli esercizi sul sito www. impariamoitaliano.com e noi ci vediamo al prossimo video.


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Sgrammaticando: Cosa Significa FARSENE UNA RAGIONE?

For those of you looking to develop your ear, Sgrammaticando on YouTube is a perfect way to do it. With her videos, Fiorella teaches grammar, verbs, phrases, usage, and typical idioms all in Italian. She has graciously allowed me to post transcriptions of her excellent videos here on My Italian Diary and I think they are perfect for learning and perfecting your Italian.

Per tutti quelli che vogliono sviluppare un po' d'orecchio per la lingua italiana, il canale Sgrammaticando su YouTube rappresenta uno strumento perfetto per farlo. Tramite i suoi video, Fiorella riesce ad insegnare grammatica, verbi, frasi, e espressioni tipiche; tutto questo in italiano autentico. Lei mi ha gentilmente permesso di postare le trascrizioni dei suoi fantastici video qui su My Italian Diary e credo che guardare i suoi video rappresenti una combinazione perfetta per imparare o perfezionare la lingua.

Trascrizione: Sgrammaticando #281: Cosa significa FARSENE UNA RAGIONE?
di Sgrammaticando
Difficoltà: intermedio

Ciao ragazzi! In questo video vorrei accontentare la richiesta di una ragazza che sulla pagina Facebook mi ha chiesto “Fiorella, ma che cosa significa ‘farsene una ragione’?” Che cosa significa “farsi una ragione di qualcosa”? Farsene una ragione significa rassegnarsi a qualcosa che non è andato proprio secondo le nostre aspettative o i nostri desideri. Immaginiamo uno studente che dice “l’interrogazione è andato molto male ma ormai è andata come è andata e me ne sono fatta una ragione. Quindi rassegnarsi, accettare qualcosa di negativo. Anche un’eventuale fallimento… non so, per fare un altro esempio potremmo pensare a una persona che ha perso un gioiello prezioso, ecco, ero al mare o ho fatto il bagno e ho perso l’anello d’oro che la mia nonna mi regalò. Ormai devo accettare quello che è successo, non posso risolvere la cosa e quindi me ne faccio una ragione.  Mi rassegno.

Spero che questo video sia stato utile a te che me l’hai chiesto e anche a tutti voi. Vi mando un bacione e ci vediamo al prossimo.



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Sgrammaticando: Significato e utilizzo di “Ci mancherebbe (altro)”

For those of you looking to develop your ear, Sgrammaticando on YouTube is a perfect way to do it. With her videos, Fiorella teaches grammar, verbs, phrases, usage, and typical idioms all in Italian. She has graciously allowed me to post transcriptions of her excellent videos here on My Italian Diary and I think they are perfect for learning and perfecting your Italian.

Per tutti quelli che vogliono sviluppare un po' d'orecchio per la lingua italiana, il canale Sgrammaticando su YouTube rappresenta uno strumento perfetto per farlo. Tramite i suoi video, Fiorella riesce ad insegnare grammatica, verbi, frasi, e espressioni tipiche; tutto questo in italiano autentico. Lei mi ha gentilmente permesso di postare le trascrizioni dei suoi fantastici video qui su My Italian Diary e credo che guardare i suoi video rappresenti una combinazione perfetta per imparare o perfezionare la lingua.

Trascrizione: Sgrammaticando #84: Significato e utilizzo di “Ci mancherebbe (altro)”
di Sgrammaticando
Difficoltà: intermedio

Ciao ragazzi! Sono ancora un po’ raffreddata, ma sono tornata operativa, quindi mi sono presa un fine settimana di riposo e ora finalmente posso ricominciare alla carica con tutti i video, tutte le risposte, anche le numerose richieste che mi state mandando, e continuerò comunque anche ad andare avanti con la grammatica italiana quindi le preposizioni eccetera e l’analisi del periodo.

Questo video però lo vorrei dedicare alla richiesta di una ragazza che mi ha scritto sulla pagina Facebook o non mi ricordo, forse era Vittoria, ma comunque per evitare di fare figuracce, non dico chi è. E questa richiesta riguarda l’espressione molto utilizzata in lingua italiana – ci mancherebbe oppure ci mancherebbe altro, utilizzato ovviamente come esclamazione, perché poi vedremo il suo significato cambia a seconda del contesto.

Ci mancherebbe in italiano è la risposta ad un ringraziamento che ci viene fatto ad esempio: mettiamo il caso che io faccia un favore ad un’amica e lei mi ringrazia tantissimo e io le rispondo ci mancherebbe nel senso che ci mancherebbe altro, le faccio intendere che il favore che le ho fatto non è stato per me uno sforzo, ma è stato anzi un piacere. Quindi lei mi ringrazia e io rispondo: ci mancherebbe altro! E in questo caso l’espressione è utilizzata come sinonimo di figurati… figuratifiguriamocici mancherebbe altro… quindi in questo senso come risposta ad un ringraziamento che ci viene fatto.

L’espressione ci mancherebbe acquista un altro… un’altra sfumatura di significato, nel caso in cui viene (sic)* (credo che venga sia più corretto del presente) utilizzata come ovviamente… come ovviamentelogicamentenaturalmente.  Ad esempio mettiamo che … una persona ci distrugga l’auto. Ci distrugga la… ci viene addosso con la macchina e ce la distrugge ma noi  siamo fermi non abbiamo fatto niente e questa persona magari ci dice “scusa , ti ho sfasciato l’automobile, però stai tranquilla ti pago io i danni… ti pago io il carrozziere” e noi rispondiamo ci mancherebbe come per dire ovviamente… ci mancherebbe anche che me li pagassi io se me l’ha sfasciata tu… quindi in questo senso ci mancherebbe è utilizzato come ovviamentenaturalmenteci mancherebbe altro… con un senso magari con un tono un po’ scocciato ecco.

Logicamente, se noi prendiamo grammaticalmente l’espressione ci mancherebbe stiamo parlando di un condizionale presente perché se noi diciamo una frase tipo se la mamma partisse per un viaggio molto lungo ci mancherebbe tantissimo ecco in questo caso ci mancherebbe è usato nella sua accezione principale nella sua accezione grammaticale precisa ci mancherebbe… mancherebbe a noi… sentiremo la sua mancanza in questo senso. Però la richiesta che mi è stata fatta da questa ragazza si riferisce a ci mancherebbe utilizzato come espressione quindi non in senso letterale ma in senso proprio di contenuto quindi non strettamente connesso alla… al suo valore grammaticale preciso.

Spero che questo video sia stato utile a tutti voi. Continuate con le richieste. Vi mando un bacio grandissimo. Vi consiglio di fare tanti esercizi sul sito www. impariamoitaliano.com. Mi raccomando iscrivetevi al canale. Mettete mi piace alla pagina Facebook e noi ci vediamo al prossimo video. Ciao!


Grazie a Michele per l’aiuto.
*venga (il congiuntivo) sia più corretto qui

 

Sgrammaticando: Differenza tra “rendere conto” e rendersi conto”

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Per tutti quelli che vogliono sviluppare un po' d'orecchio per la lingua italiana, il canale Sgrammaticando su YouTube rappresenta uno strumento perfetto per farlo. Tramite i suoi video, Fiorella riesce ad insegnare grammatica, verbi, frasi, e espressioni tipiche; tutto questo in italiano autentico. Lei mi ha gentilmente permesso di postare le trascrizioni dei suoi fantastici video qui su My Italian Diary e credo che guardare i suoi video rappresenti una combinazione perfetta per imparare o perfezionare la lingua.

Trascrizione: Sgrammaticando #244: Differenza tra “rendere conto” e rendersi conto”
di Sgrammaticando
Difficoltà: intermedio

Ciao ragazzi. Ispirata da una conversazione avuta con una ragazza che segue i miei video stamattina ho deciso di fare un video sulla differenza tra rendere conto e rendersi conto. Hanno due significati completamente diversi nonostante il secondo sia formato appunto dal verbo rendere. Vediamo le differenze, anzi la differenza, che sta appunto nel significato.

Solitamente si dice rendere conto di qualcosa a qualcuno e significa dare delle spiegazione, dare delle giustificazione a qualcuno riguardo a qualcosa. Per esempio «Al lavoro, in ufficio devi rendere conto al tuo capo di tutto ciò che fai.» Quindi, devi dare al tuo capo delle giustificazioni di ciò che fai – delle spiegazioni. Oppure «Della mia vita, non devo rendere conto a nessuno.» Quindi, non devo dare a nessuno delle giustificazioni o delle spiegazioni per quanto riguarda la mia vita.

Vediamo invece cosa significa rendersi conto. Quindi, il verbo rendere più la particella pronominale si. Rendersi conto di qualcosa significa accorgersi di qualcosa, capire qualcosa, comprendere qualcosa, prendere coscienza di qualcosa. Ad esempio «Mi rendo conto tutti i giorni di quanto sia bello fare video per voi.» Quindi, mi rendo conto tutti i giorni, mi accorgo tutti i giorni, capisco tutti i giorni, comprendo tutti i giorni, e prendo coscienza tutti i giorni di quanto sia bello e divertente creare dei video per voi che mi seguite. Oppure, un altro esempio. «Rendersi conti dei propri errori è una cosa molto importante.» Quindi accorgersi dei errori, capire i propri errori è una cosa molto importante.

Questa è la differenza tra rendere conto e rendersi conto che hanno due significati completamenti diversi quindi state attenti a non fare confusione. Spero che questo video vi sia stata utile. Continuate con tutte le domande e i vostri dubbi, le richieste di chiarimenti che potete scrivermi tranquillamente tramite messaggio privato qui su YouTube o anche su FaceBook nella pagina di Sgrammaticando. Vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo video.


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Live and Learn Italian in Italy!

Note: Want to watch the video with subtitles? Click the little CC button on the lower right hand side of the video.

Thanks to Stefania, I’ve recently met Jenifer Landor, the founder of Live and Learn Italian. Jenifer is from England but her grandfather was from Agnone, a small town in the Molise region of Italy. As a child she visited Agnone and fell in love with the experience. She now offers an Italian immersion program there called Live and Learn Italian. A two week program gets you 30 hours of Italian language learning, 4 cooking sessions and dinners with Italian hosts, 16+ hours of interactive, conversational tours and 3 to 4 Italian film screenings! This is a wonderful way to immerse yourself in the Italian language and culture of Italy!

Here is an interview with one of the people you’ll meet should you decide to immerse yourself in Italian culture with Live and Learn Italian.

Video: Intervista Carosella
di Live and Learn Italian
Difficoltà: avanzato

Download the Study Sheet

Siamo nel laboratorio della famiglia Carosella, dove Roberta Sabelli, discendente della famiglia ci farà vedere come si producono i confetti ricci. Da quasi due secoli, l’antica premiata dolciaria Carosella produce dolci unici. La bottega artigianale, una delle più antiche del Molise, tramanda le sue ricette di generazione in generazione, creando dei veri capolavori del gusto. I prodotti dal sapore inimitabile hanno permesso alla ditta di ottenere importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Andiamo ora a parlare con Roberta.

Ciao, Roberta, allora quando è nata la dolciaria Carosella?

La Dolciaria Carosella nasce nel 1839 ad opera di Nicola Carosella che era il mio trisavolo. Recenti studi hanno dimostrato…. hanno trovato un nostro antenato Francesco Carosella che addirittura risale al 1700. Questo è stato trovato in un censimento proprio nella biblioteca di Agnone dove c’era scritto proprio Francesco Carosella, avo dei Carosella, portatore di Cannamela, quindi uno speziale, quindi diciamo che risaliamo anche a quell’epoca.

È che cosa ti ha spinto a continuare in quest’attività?

Mi ha spinto l’affetto per i miei nonni, l’affetto per i miei nonni perché io ero piccolina, venivo sempre qui, leccavo, mangiavo, guardavo i miei nonni lavorare e, quando sono cresciuta, non avrei voluto vedere il negozio in mano ad estranei.

Uno delle più importanti specialità della dolciaria Carosella sono i confetti ricci. Come nasce questa ricetta?

I confetti nascono…. I confetti ricci sono nati per esigenza. Durante la guerra, la seconda guerra mondiale, con l’invasione dei nazisti e dei fascisti in questi paesini dell’alto Molise, quindi Agnone, Capracotta e così via, um… i contadini portavano a mio nonno tutto quello che potevano – le nocciole, le mandorle, e tutto il resto per creare il confetto che era la cosa principale delle spose, dei matrimoni perché portava fortuna. E quindi, da lì, mio nonno con questi prodotti portati proprio dei contadini li metteva sul fuoco in una pentola di rame, li caramellava e usciva quella… quel tipo di confetto, che non era proprio un buon confetto. Da lì, la passione, quindi passione per questa tradizione, informazione, studi e così via, fino a creare una ricetta tutta nostra, una ricetta che è venuta lavorando, sperimentando, e…. ed è nata, diciamo, questa tipologia di confetto che troviamo solo qui, cioè fatto in questo modo, lavorato in questo modo lo troviamo solo qui.

E quali sono le altre specialità della dolciaria Carosella?

Allora la nostra è stata una scelta di rimanere artigianali, completamente artigianali. Tutti i nostri prodotti vengono fatti a mano, creati a mano, lavorati a mano, qualunque cosa vedete esposta nel negozio è lavorata proprio … uh… non ci sono proprio macchinari… a parte le cose essenziali insomma, uh… partiamo dalle paste imperiali che sono… che si chiamano così perché create dopo la venuta di re Umberto qui proprio al negozio e andiamo a prodotti natalizi come i mostaccioli fatti proprio, riempiti, ripieni proprio di marmellata fatta da noi, fatta in casa, quindi proveniente dai nostri frutteti… i torroni stesi a mano, tagliati a mano, ricoperti di cioccolato… poi le ostie che è un dolce tipico agnonese che comunque segue la ricetta della famiglia.

Grazie Roberta per averci raccontato questa bella storia della tua famiglia.


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