Questa canzone è una collaborazione, come tutte le altre canzone su quest’album, Dormi amore, la situazione non è buona (Amazon) di Adriano Celentano. Il testo è stato scritto da Vicenzo Cerami e la musica di Carmen Consoli. (Potresti ricordare Carmen Consoli da un’altra canzone qui su My Italian Diary che si chiama L’Ultimo Bacio. Vincenzo Cerami è stato uno sceneggiatore e poeta italiano. Ha sceneggiato La Vita È Bella (Amazon) con Roberto Benigni.
Da tegole e calcinacci
Verso la vita mi affaccio
Indosso il cappotto di mio zio
Soldato scampato alla guerra
Passando tra sfollati
E ragazzini in festa
Cerco la mia vecchia casa
I nespoli abbandonati
Una caccia modesta
Con un bacio
Apro la porta
Ed ho in mente
La faccia dell’Italia coi denti stretti
E il sangue che cola
Ma ha il cuore di pietra
Là dove prima vibrava un pianoforte
Soltanto polvere e terra
E mi sembra di udire
La voce arsa di Anna Magnani
Che infonde speranza
Foglie d’ ulivo argentate
Raccontano una Pasqua lontana
Il tetto che quasi frana
Una rondine giace senza vita
Fra una scarpa e un secchio
Ed ho in mente la faccia dell’Italia La statua grigia e vetra di Mazzini
Coi suoi lisi taccuini
Là dove prima vibrava un pianoforte
Soltanto polvere e terra
E mi sembra di dire
La voce arsa di Anna Magnani
Che infonde speranza
E mi sembra di udire
La voce calda di Anna Magnani
Che intona una dolce melodia
Da tegole e calcinacci
Verso la vita mi affaccio
Indosso il cappotto di mio zio
Soldato scampato alla guerra
Passando tra sfollati
E ragazzini in festa
Cerco la mia vecchia casa
I nespoli abbandonati
Una caccia modesta
Con un bacio
Apro la porta
Ed ho in mente
La faccia dell'Italia coi denti stretti
E il sangue che cola
Ma ha il cuore di pietra
Lá dove prima vibrava un pianoforte
Soltanto polvere e terra
E mi sembra di udire
La voce arsa di Anna Magnani
Che infonde speranza
Foglie d' ulivo argentate
Raccontano una Pasqua lontana
Il tetto che quasi frana
Una rondine giace senza vita
Fra una scarpa e un secchio
Ed ho in mente la faccia dell'Italia
La statua grigia e vetra di Mazzini
Coi suoi lisi taccuini
Là dove prima vibrava un pianoforte
Soltanto polvere e terra
E mi sembra di dire
La voce arsa di Anna Magnani
Che infonde speranza..
E mi sembra di udire
La voce calda di Anna Magnani
Che intona una dolce melodia
From the shingles and flakes of plaster
Towards life I turn
Wearing my uncle’s coat
Surviving soldier of the war
Passing among refugees
And teenagers celebrating
I’m looking for my old house
The abandoned loquat trees
A modest treasure hunt
With a kiss
I open the door
And I have in mind
The face of Italy with clenched teeth
And the blood that trickles
But it has a heart of stone…
There where a piano first played
Only dust and earth
And I seem to hear
The blazing voice of Anna Magnani
That instills hope
Silver leaves of the olive tree
Telling of a long ago Easter
The roof almost collapsing
A swallow lies lifeless
Between a shoe and a bucket
And I have in mind the face of Italy
The gray and glassy statue of Mazzini
With his tattered notebooks
There where a piano first played
Only dust and earth
And it seems to say
The blazing voice of Anna Magnani
The instills hope
And I seem to hear
The warm voice of Anna Magnani
That sings a sweet melody