Tag: anni duemila

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Canzone: Domani Arriverà

Canzone: Domani Arriverà
di Nina Zilli
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, imperfetto, futuro, imperativo

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Lo so che moriresti senza internet
Ma per me, preferisco l’etere
Invece tu, devi uscire un po’,
de-devi uscire un po’,
de-devi uscire un po’
E respirare un attimo
È vero che la vita non è facile,
ma non c’è niente di più semplice
Io vado e tu dici che non sbagli quando dici Wi-Fi
Visto che non sbagli attaccati a ‘sto Wi-Fi

Che t’aspettavo lo sapevi
Chiedi cosa facevo mentre non c’eri
Se non puoi essere perfetto
L’amore cos’è se non c’è rispetto
Lo so che moriresti senza internet
Ma per me, preferisco l’etere, il cielo blu
Invece tu, devi uscire un po’,
de-devi uscire un po’,
de-devi uscire un po’
E respirare un attimo

Tutto suona più forte di prima
E guarderò la luna brillare in città
Oggi voglio perdermi
Come luce tra gli alberi
Gli occhi chiusi e vivo a metà
Domani arriverà
Lo so che moriresti senza internet

Resti sveglio, è come guardare un film
Quando sai già come finirà,
come finirà,
come finirà
E la tua vita scivola
Resistere lo so che non è facile
Colpa mia o tua ma finisce qui
E non c’è più quello che volevi, quello che mi devi
Senza fare pianti
Quel che rompi te lo prendi
Se vuoi salvarti adesso prova
Con le tue parole scriverò una strofa
E non mi dire che ti penti
No, no, no, no

Lo so che moriresti senza internet
Ma per me, preferisco l’etere
Invece tu, devi uscire un po’,
devi uscire un po’,
devi uscire un po’
E respirare un attimo

Tutto suona più forte di prima
E guarderò la luna brillare in città
Oggi voglio perdermi
Come un punto tra gli angoli
Gli occhi, il suo sorriso a metà
Domani arriverà
Domani arriverà
Domani arriverà
Domani arriverà

Tutto suona più forte di prima
E guarderò la luna brillare in città
Oggi voglio perdermi
Come luce tra gli alberi
Gli occhi chiusi e vivo a metà
Domani arriverà
La mia modern art

 


 

Canzone: #RLL (Riprenditi Le Lacrime)

Canzone: Riprenditi le lacrime
di Nina Zilli
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, imperativo, futuro, congiuntivo imperfetto, condizionale presente

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Giorni più dolci vissuti con te
rivedendo le immagini
di un bene che adesso non c’è
ma poi quando arriva la notte
le mie mani nel letto ti cercano
l’orgoglio ferito conosce il perdono e perdona però

Riprenditi le lacrime
ridammi le mie favole
non perderti e chiedimi
se ho ancora bisogno di te
lontani come un’isola
i sogni più romantici
promettimi che torni qui
con una parola per me

Quante promesse di felicità
stelle mai conosciute e perdute nell’oscurità
se tu fossi una fiamma già spenta
le mie labbra ora non brucerebbero
il tempo ferisce o guarisce ma è presto dimenticherò

Riprenditi le lacrime
ridammi le mie favole
non perderti e chiedimi
se ho ancora bisogno di te
lontani come un’isola
i sogni più romantici
promettimi che torni qui
con una parola per me

Quando arrivi mi spegni
quante volte mi trovi e mi perdi
e adesso mi chiedo se quello che voglio davvero sei tu

Riprenditi le lacrime
e spazza via le nuvole
non perderti e chiedimi
se ho ancora bisogno di te
lontani come un’isola
i sogni più romantici
promettimi che torni qui
con una parola per me
riprenditi le lacrime

 

Canzone: Una Finestra tra le Stelle

Canzone: Una Finestra tra le Stelle
di Annalisa
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, imperativo

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Cambio faccia, cambio modo di pensare
se una goccia di una lacrima versata
ti accarezza il viso mentre ridi e dici che è la pioggia

Ed è più dolce la paura se mi tieni
in un tuo abbraccio – riesco a sentire anche il profumo
della notte mentre continui a sorprendermi

Disegna una finestra tra le stelle
da dividere col cielo,
da dividere con me
e in un istante io ti regalo il mondo

Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno
mi arriva dritto al cuore
solo se mi baci te
e non sentire
bisogno più di niente

Non fermare quel tuo modo di riempire
le parole di colori e suoni in grado di cambiare
il mondo che non ero in grado di vedere

Ed è più dolce la paura se mi tieni
in un tuo abbraccio – riesco a sentire anche il profumo
della notte mentre continui a sorprendermi

Disegna una finestra tra le stelle
da dividere col cielo,
da dividere con me
e in un istante io ti regalo il mondo

Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno
mi arriva dritto al cuore
solo se mi baci te
e non sentire
bisogno più di niente

 

Canzone: Vuoto a perdere

Canzone: Vuoto a perdere
di Noemi
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, passato prossimo, futuro, congiuntivo imperfetto

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Sono un peso per me stessa
sono un vuoto a perdere
Sono diventata grande senza neanche accorgermene
e ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere
la mia cellulite le mie nuove
consapevolezze

Quanto tempo che è passato
senza che me ne accorgessi
quanti giorni sono stati
sono stati quasi eterni
quanta vita che ho vissuto inconsapevolmente
quanta vita che ho buttato
che ho buttato via per niente

Sai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa
ma non mi fermo più
a cercare qualcosa
qualche cosa di più
che alla fine poi ti tocca di pagare

Sono un’altra da me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgermene
ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere la mia cellulite le mie nuove
consapevolezze

Sai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa
ma non mi fermo più
mentre vado a cercare quello che non c’è più
perché il tempo ha cambiato le persone
ma non mi fermo più
mentre vado a cercare quello che non c’è più
perché il tempo ha cambiato le persone

Sono un’altra da me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgermene.

 

Canzone: Caruso

Canzone: Caruso
di Lucio Dalla
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, passato remoto, trapassato prossimo, imperfetto, Neapolitan dialect

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Qui dove il mare luccica e tira forte il vento
su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento
un uomo abbraccia una ragazza dopo che aveva pianto
poi si schiarisce la voce e ricomincia il canto

Te voglio bene assaje
ma tanto, tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai

Vide le luci in mezzo al mare
pensò alle notti là in America
ma erano solo le lampare e
la bianca scia di un’elica

Sentì il dolore nella musica, si alzò dal pianoforte
ma quando vide la luna uscire da una nuvola
gli sembrò più dolce anche la morte

Guardò negli occhi la ragazza,
quegli occhi verdi come il mare
poi all’improvviso uscì una lacrima
e lui credette di affogare

Te voglio bene assaje
ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai
che scioglie il sangue dint’e vene sai

Potenza della lirica dove ogni dramma è un falso
che con un po’ di trucco e
con la mimica puoi diventare un altro
ma due occhi che ti guardano, così vicini e veri
ti fan scordare le parole, confondono i pensieri

Così diventa tutto piccolo, anche le notti là in America
ti volti e vedi la tua vita come la scia di un’elica

Ma sì, è la vita che finisce ma lui non ci pensò poi tanto
anzi si sentiva già felice e ricominciò il suo canto

Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint’e vene sai
Te voglio bene assaje ma tanto tanto bene sai
è una catena ormai che scioglie il sangue dint’e vene sai


Grazie a Annamarie!