Tag: passato prossimo

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Canzone: Niente Di Grave

Canzone: Niente di Grave
di Max Pezzali
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, imperfetto, futuro, congiuntivo presente, gerundio

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Non ricordo molto
di quand’ero piccolo ma
mi ricordo che
ero spesso felice

Mi bastava un niente
mi bastava tanto così
un amico e un raggio
di sole in cortile

Guerre di soldati e supereroi
che non morivano mai
ed i buoni sempre poi
vincevano

E per tutti i piccoli e grandi guai
con me c’erano i miei
e la domenica
non lavoravano

Niente di grave
tutto si aggiusterà
niente di grave
mai ti succederà

Ed i brutti sogni che sognerai
vedrai dimenticherai
se scendi dal letto
poi scompaiono

ed i sogni belli che sognerai
vedrai li realizzerai
perché poi ogni giorno
ti accompagnano

Rido di nascosto
per le strane facce che fai
mentre giochi e pensi
che non stia guardando

Come osservi il mondo
come impari quello che sai
e diventi sempre
più grande ogni giorno

Tanto poi i soldati e i supereroi
si sa non cambiano mai
e nei giochi i buoni
sempre vincono

e con ogni mostro che affronterai
da solo non sarai mai
mi han mandato apposta
per sconfiggerlo

Niente di grave
tutto si aggiusterà
niente di grave
mai ti succederà

ed i sogni brutti che sognerai
vedrai dimenticherai
se scendi dal letto
poi scompaiono

ed i sogni belli che sognerai
vedrai li realizzerai
perché poi ogni giorno
ti accompagnano

Niente di grave
tutto si aggiusterà
niente di grave
mai ti succederà

 

Canzone: Questo Non È Una Canzone

Canzone: Questa Non È Una Canzone
di Paola Turci
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, futuro

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Questa non è una canzone
questo è il mio amore per te
per quando ti mancherò
per quando mi mancherai
questa non è una canzone
ma è il solo modo per dirti
che dietro certi silenzi
c’è la paura di capirsi
Perché se è vero che anche il pianto
può sollevare il vento
Perché se è vero che anche un urlo
può ribaltare il mondo
se è vero che certi momenti
non li voglio ricordare
e allora forse sarà una canzone
dove non siamo mai stati
dove aspettiamo smarriti
la promessa di essere amati
ma questa non è una canzone
questo è il mio amore per te
per quando ti mancherò
per quando mi mancherai
perché se è vero che anche il pianto
può sollevare il vento
perché se è vero che anche un urlo
può ribaltare il mondo
noi siamo ancora qui
in quest’attesa che sa d’infinito
siamo ancora qui
in questa stanza che è il nostro vestito
siamo ancora qui
fra la vita che aspetta impaziente
siamo ancora qui
felici sia pure un istante
siamo ancora qui
se è vero che certi momenti
non li voglio ricordare
che in certi posti della mente
non ci voglio più tornare
noi siamo ancora qui
e questa non è una canzone
questo è il mio amore per te

 

Canzone: Guardando Il Cielo

Canzone: Guardando il Cielo
di Arisa
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, futuro, passato prossimo

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Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri
Siamo animali di città
Eppure sai che ogni notte prima di dormire io
Che ho preso tutto da mia nonna faccio una preghiera a Dio
Potrà sembrarti rituale però a me dà serenità
Con la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche magia
Per me adesso si chiama universo
Stringo i pugni e rido ancora che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città e quindi
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Se tu mi chiedi cosa faccio in questa vita amico mio
La sola cosa che so dirti è non lo so nemmeno io
Viviamo tempi troppo austeri in queste stupide città
Ma ho la certezza che ci sia
Una realtà che va al di là di questa comprensione mia
Potrai chiamarla anche utopia
Per me adesso è solo universo
Stringo i pugni e rido ancora
Che la vita è questa sola
Se un giorno un’altra vita arriverà
Mi sono già promessa di non viverla in città
Di ogni giorno prendo il buono
Tanto a cosa serve a un uomo
Svegliarsi e dire che oggi non andrà
È troppo presuntuosa la previsione di una verità
Di una verità
Di una verità
Di una verità.

 

Canzone: La Solitudine

Canzone: La Solitudine
di Laura Pausini
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, futuro, imperativo

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Marco se n’è andato e non ritorna più
Il treno delle 7:30 senza lui
È un cuore di metallo senza l’anima
Nel freddo del mattino grigio di città

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d’inglese e matematica

Tuo padre e suoi consigli che monotonia
Lui col suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l’ha chiesto mai
Ha detto un giorno tu mi capirai

Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parlerai
Per non soffrire più per me
Ma non è facile lo sai

A scuola non ne posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te

Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l’inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l’inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

La solitudine

 

Canzone: Senza Parole

Canzone: Senza Parole
di Vasco Rossi
Difficoltà: intermedio
Tempi: passato prossimo, presente, imperfetto, congiuntivo imperfetto

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Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
che alla fine non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
che tu non ce l’hai

E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare
di non guardare

E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l’impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu
che tu mi rubi l’amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c’era un gran rumore
che non ho più pensato a tutte queste cose

E ho guardato dentro un’emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore

E va bene così
senza parole
senza parole
E va bene così
senza parole
E va bene così

E guardando la televisione
mi è venuta come l’impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu
che tu mi rubi l’amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c’era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose

E va bene così
senza parole
E va bene così
senza parole
E va bene così
senza parole