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Thanks to Stefania, I’ve recently met Jenifer Landor, the founder of Live and Learn Italian. Jenifer is from England but her grandfather was from Agnone, a small town in the Molise region of Italy. As a child she visited Agnone and fell in love with the experience. She now offers an Italian immersion program there called Live and Learn Italian. A two week program gets you 30 hours of Italian language learning, 4 cooking sessions and dinners with Italian hosts, 16+ hours of interactive, conversational tours and 3 to 4 Italian film screenings! This is a wonderful way to immerse yourself in the Italian language and culture of Italy!
Here is an interview with one of the people you’ll meet should you decide to immerse yourself in Italian culture with Live and Learn Italian.
Video: Intervista Carosella
di Live and Learn Italian
Difficoltà: avanzato
Siamo nel laboratorio della famiglia Carosella, dove Roberta Sabelli, discendente della famiglia ci farà vedere come si producono i confetti ricci. Da quasi due secoli, l’antica premiata dolciaria Carosella produce dolci unici. La bottega artigianale, una delle più antiche del Molise, tramanda le sue ricette di generazione in generazione, creando dei veri capolavori del gusto. I prodotti dal sapore inimitabile hanno permesso alla ditta di ottenere importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Andiamo ora a parlare con Roberta.
Ciao, Roberta, allora quando è nata la dolciaria Carosella?
La Dolciaria Carosella nasce nel 1839 ad opera di Nicola Carosella che era il mio trisavolo. Recenti studi hanno dimostrato…. hanno trovato un nostro antenato Francesco Carosella che addirittura risale al 1700. Questo è stato trovato in un censimento proprio nella biblioteca di Agnone dove c’era scritto proprio Francesco Carosella, avo dei Carosella, portatore di Cannamela, quindi uno speziale, quindi diciamo che risaliamo anche a quell’epoca.
È che cosa ti ha spinto a continuare in quest’attività?
Mi ha spinto l’affetto per i miei nonni, l’affetto per i miei nonni perché io ero piccolina, venivo sempre qui, leccavo, mangiavo, guardavo i miei nonni lavorare e, quando sono cresciuta, non avrei voluto vedere il negozio in mano ad estranei.
Uno delle più importanti specialità della dolciaria Carosella sono i confetti ricci. Come nasce questa ricetta?
I confetti nascono…. I confetti ricci sono nati per esigenza. Durante la guerra, la seconda guerra mondiale, con l’invasione dei nazisti e dei fascisti in questi paesini dell’alto Molise, quindi Agnone, Capracotta e così via, um… i contadini portavano a mio nonno tutto quello che potevano – le nocciole, le mandorle, e tutto il resto per creare il confetto che era la cosa principale delle spose, dei matrimoni perché portava fortuna. E quindi, da lì, mio nonno con questi prodotti portati proprio dei contadini li metteva sul fuoco in una pentola di rame, li caramellava e usciva quella… quel tipo di confetto, che non era proprio un buon confetto. Da lì, la passione, quindi passione per questa tradizione, informazione, studi e così via, fino a creare una ricetta tutta nostra, una ricetta che è venuta lavorando, sperimentando, e…. ed è nata, diciamo, questa tipologia di confetto che troviamo solo qui, cioè fatto in questo modo, lavorato in questo modo lo troviamo solo qui.
E quali sono le altre specialità della dolciaria Carosella?
Allora la nostra è stata una scelta di rimanere artigianali, completamente artigianali. Tutti i nostri prodotti vengono fatti a mano, creati a mano, lavorati a mano, qualunque cosa vedete esposta nel negozio è lavorata proprio … uh… non ci sono proprio macchinari… a parte le cose essenziali insomma, uh… partiamo dalle paste imperiali che sono… che si chiamano così perché create dopo la venuta di re Umberto qui proprio al negozio e andiamo a prodotti natalizi come i mostaccioli fatti proprio, riempiti, ripieni proprio di marmellata fatta da noi, fatta in casa, quindi proveniente dai nostri frutteti… i torroni stesi a mano, tagliati a mano, ricoperti di cioccolato… poi le ostie che è un dolce tipico agnonese che comunque segue la ricetta della famiglia.
Grazie Roberta per averci raccontato questa bella storia della tua famiglia.
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