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Canzone: I Giardini Di Marzo

Canzone: I Giardini di Marzo
di Lucio Battisti
Difficoltà: avanzato
Tempi: imperfetto, passato remoto, congiuntivo presente, condizionale presente, presente, futuro

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Il carretto passava e quell’ uomo gridava ‘gelati!’
al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti
io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti
il più bello era nero e coi fiori non ancora appassiti
All’uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri
io restavo a guardarli cercando il coraggio per imitarli
poi sconfitto tornavo a giocar con la mente e i suoi tarli
e la sera al telefono tu mi chiedevi: “perché non parli?”

Che anno è? Che giorno è?
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell’anima, in fondo all’anima
cieli immensi e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l’universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere, quello ancora non c’è

I giardini di marzo si vestono di nuovi colori
e le giovani donne in quel mese vivono nuovi amori
camminavi al mio fianco ad un tratto dicesti “tu muori”
Se mi aiuti son certa che io ne verro fuori!
Ma non una parola chiarì i miei pensieri
continuai a camminare lasciandoti attrice di ieri

Che anno è, che giorno è
questo è il tempo di vivere con te
le mie mani come vedi non tremano più
e ho nell’ anima in fondo all’ anima
cieli immensi, e immenso amore
e poi ancora ancora amore amor per te
fiumi azzurri e colline e praterie
dove corrono dolcissime le mie malinconie
l’ universo trova spazio dentro me
ma il coraggio di vivere quello ancora non c’è.

 

Intervista: Laura Pausini

Laura Pausini talks about her new album Simili in this two-part interview. See the transcript and translation below each video.

Un’intervista con Laura Pausini – Prima Parte

Io sono innamorata di questo disco. E il motivo per il quale ho deciso di fare la copertina stesa nell’erba è perché noi nasciamo dalla natura e tutto nasce da lì. Simili è il mio dodicesimo disco inedito ed è il primo disco nel quale non canto tutte le canzone autobiografiche e quindi racconto innanzitutto dodici storie di altre persone che ho… che mi sono state regalate da alcuni cantautori come Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, e Jovanotti, ma anche storie che ho scritto o sono state scritte da persone che hanno vissuto delle storie non esattamente mie. Poi ci sono tre canzoni invece autobiografiche. È il primo disco che canto da quando sono diventata mamma, primo disco diciamo completamente inedito da quando sono diventata mamma e quindi anche se è rimasta una base malinconica che credo di aver evidentemente dalla nascita, in questo disco si percepisce ritengo che ci si percepisca un po’ più la mia felicità e mia gioia. Questa parola simili contiene queste due contraddizioni – la parola uguale e la parola differente, diverso. Mi piace perché è tutto il concetto della nostra vita. Siamo esseri umani fatti nella stessa maniera ma per fortuna siamo tutti completamente diversi anche se le differenze sono piccole, millimetriche come impronte digitali, siamo diversi. Questa… questo… questo disco racconta tutte queste sfaccettature. Ci sono addirittura quindici videoclip che raccontano queste quindici canzoni nei quali, forse anche se non voglio fare assolutamente l’attrice, ma in alcune… in alcune videoclip mi vedi bionda, in altri file mi faccio la barba, in un altro sembro che faccio gris, cioè sono tante persone diverse perché ogni canzone rappresenta la storia di qualcuno che non sono io ma che sento profondamente perché in fondo anch’io ho vissuto quegli stati d’animo. Sono sicura che questo è il momento più bello della mia vita e non so se ritornerà mai più. E quindi me lo voglio godere con… con quella su… con quei denti lì che si vedono bene con quegli occhi, per me quegli occhi lì ho scelto questo scatto perché in quegli occhi si vede che sono serena. Voglio che ci sia scritto sotto simili perché non puoi vivere serenamente se non capisci quanto è bello esserlo. E sta tutto qui quello che c’è nel disco.I’m in love with this record. And the reason that I decided to do the cover lying in the grass is because we are born from nature and everything arises from there. Similar is my twelfth original record and it is the first record in which I don’t sing all autobiographical songs and so I tell, first of all, twelve stories by other people that I have… I have been given by other songwriters like Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, and Jovanotti, but also stories that I wrote or that were written by people that lived some stories not completely mine. Then there are other songs that instead are autobiographical. It is the first record I’m singing since I became a mother, first record let’s say completely original since I became a mother and so even if a melancholy foundation remains that I believe I’ve had since the birth, in this record one can tell I keep that it can be perceived a bit more my happiness and my joy. This word similar contains these two contradictions – the word equal and the word different. I like it because it is all the concept of our lives. We are human beings indeed in the same manner but for luck we are all completely different even if the differences are small, millimeter differences like fingerprints, we are different. This, this record tells all these aspects. There are even eleven videos that tell these eleven songs in which, maybe even if I don’t want to totally be an actress in some, in some videos you see me blonde, in some files I have a beard, in another I seem to be gray, that is I am all these different people because every song represents someone’s story that isn’t me but that I feel deeply because deep down even I have lived these states of the soul. I am sure that this is the best moment of my life and I don’t know if it will ever come back again. And therefore I want to enjoy it with, with this, with these teeth there that show well with the eyes, for me those eyes there… I chose this shot because those eyes show that I am serene. I wish that underneath was written similar because you can’t live serenely if you don’t understand how good it is to be it. And everything is here that there is on the record.

Un’intervista con Laura Pausini – Seconda Parte

Non può esserci un filo conduttore in un disco che racconta di storie di persone diverse. L’unica cosa che accomuna a chi le vive è un essere umano e non ho cercato di fare come negli altri dischi che si partiva dall’idea di raccontare quel momento preciso che stavo vivendo quindi - giornate di gioia, giornate di dolore ma sempre mie, sempre di quella persona con quelle ideologie. Qui non è così. Quindi per questo c’era bisogno di una canzone… quella di Giuliano Sangiorgi è un classico. Non si può neanche definire una canzone pop. È una canzone musica classica praticamente. Quella di Biagio è una canzone pop cantautoriale molto profonda. Quella di Lorenzo [Jovanotti] è un po’ reggaeton. Cioè, io mai avrei pensato nella mia vita di fare una canzone reggaeton. La canzone che si chiama Io c’ero e che ha un arrangiamento completamente dance è nata perché il figlio minore del mio fidanzato con il quale vivo da dieci in casa fa continuamente musica e fa solo dance. Questa mi accada da quando sono picc… cioè quando ho fatto i primi dischi cioè quando sento qualcosa che mi piace, corro, e dico… stop! Registra. E mi è successo così per Invece no una notte mentre io ero a letto, era molto tardi e Paolo stava suonando il pianoforte, ha iniziato a suonare le note di quella che poi è diventata Invece no e mi è successo così per questa canzone Io c’ero. Yosef si chiama, stava smanettando con tutti i suoi aggeggi che io non so ancora ben definire che cosa siano perché questa nuova generazione sa usare la qualunque cosa io non so nulla. So solo che ha sentito questa (canta dei suoni) e STOP! Cosa c’è? Ho un inizio di una canzone che voglio unire a questa. Andiamo in studio e… che in casa abbiamo una stanza dove possiamo registrarci allora… Ho attaccato la strofa che avevo in mente che non c’entra con una cosa dance a tutto quello che lui aveva scritto di ritornello però manca la melodia perché mi fa solo arrangiamenti. E ci pensavo ci pensavo a un giorno nella… nei rulli dove si cammina nell’aeroporto, sai, per arrivare da un gate all’altro, ero a Barcellona e mi è venuto in mente la melodia e mi sono registrata lì, sono arrivata a casa e l’ho data Yosef e abbiamo fatto la canzone.

Ho varie scalette già fatte. Allora quelle che ho fatto durano tre ore e mezzo quindi è un problema, e lo so. Quindi siccome mi stanno già dicendo le persone che lavorano con me che devo ridurle a due ore e non è così facile. Sto cercando di capire che cosa a tagliare, che cosa a mettere insieme in alcuni medley. I concerti che farò in Italia, che sono tre stadi quindi diverse da tutto il resto del mondo dove farò palasport, saranno concerti musicalmente e visualmente differente da tutto il resto quindi avranno una scaletta diversa. Ci sto pensando quasi tutti giorni perché adesso ho molta voglia di cantar dal vivo. E mi dispiace dover aspettare fino a giugno però spero che questo periodo mi serva per arrivare alla giusta scaletta e che quando siamo lì dobbiamo godercela tutta perché due ore son poche per fare l’amore. E quando si fa un concerto io lo faccio nuda con loro.
There can’t be a common thread in a record that tells stories about different people. The only thing that joins those that live them is a human being and I don’t seek to make like in the other records that start with the idea of telling the story of this precise moment that she was living like – days of joy, days of pain, but always mine, always the same person with these ideas. Here it isn’t like that. Therefore for this reason there was a need for a song… the one by Giuliano Sangiorgi is a classical song. It can’t be defined as a pop song. It is practically a classical song. The one by Biagio is a very deep pop-singer/songwriter song. The one by Lorenzo is a bit reggaeton [mix of Latin and reggae]. The song called Io c’ero [I was there] has an arrangement completely dance. It came out because the youngest song of my fiancé with whom I’ve lived for ten years, at home continually plays music, he does only dance. This has happened to me since I was small… that is when I made the first records, that is when I hear something that I like, I run, Stop! Record it. And it happened to me like that for Invece no (Instead, no) one night while I was in bed, it was very late and Paolo was playing the piano, he started to play the notes of what became Invece no and it happened like that for this song Io c’ero. His name is Yosef. He was playing with all his gadgets that I don’t know well to define what they are because this new generation knows how to use whatever thing, I don’t know anything. I know only that I heard this (she sings a rif) and Stop! What is it? I have the beginning of a song that I want to add to this…. Let’s go in the studio and… at home we have a room where we can record ourselves then…. I added the verse that I had in mind that had nothing to do with dance to everything that I had written for the chorus but I was lacking the melody because he did only the arrangements. And I thought about it, I thought about it for a day in the… in the rollers where you walk in the airport, you know, to get from one gate to another. I was in Barcelona and the melody came to mind and I recorded it there. I got home and I gave it to Yosef and we made the song.

I have various sets already made. Then what I made lasts three and a half hours, so, it’s a problem. So since the people that work with me are already saying that I have to reduce them to two hours and it’s not that easy. I’m trying to understand what to cut, what to put together in some medleys. The concerts that I do in Italy, there are three stadiums, so it’s different than the rest of the world where I will play indoor sports arenas, there will be concerts musically and visually different from the rest so I will have to have a different set. I’m thinking about it almost every day because now I have a great desire to sing live. And I don’t like having to wait until June but I hope that I can use this time to figure out the right set and that when we are there we have to enjoy everything because two hours are not a lot for making love. And when we do a concert I do it naked with them.
 

Sgrammaticando: BERSI/BERSELA

For those of you looking to develop your ear, Sgrammaticando on YouTube is a perfect way to do it. With her videos, Fiorella teaches grammar, verbs, phrases, usage, and typical idioms all in Italian. She has graciously allowed me to post transcriptions of her excellent videos here on My Italian Diary and I think they are perfect for learning and perfecting your Italian.

Per tutti quelli che vogliono sviluppare un po' d'orecchio per la lingua italiana, il canale Sgrammaticando su YouTube rappresenta uno strumento perfetto per farlo. Tramite i suoi video, Fiorella riesce ad insegnare grammatica, verbi, frasi, e espressioni tipiche; tutto questo in italiano autentico. Lei mi ha gentilmente permesso di postare le trascrizioni dei suoi fantastici video qui su My Italian Diary e credo che guardare i suoi video rappresenti una combinazione perfetta per imparare o perfezionare la lingua.

Trascrizione: Sgrammaticando #156: Verbi pronominali: BERSI/BERSELA
di Sgrammaticando
Difficoltà: intermedio

Ciao a tutti. Continuiamo ancora con i verbi pronominali perché ho visto che sono molto richiesti, che sono anche in effetti abbastanza importanti, specialmente per chi non è italiano, e quindi non capisce molto spesso il loro significato. E vediamo in questo video il verbo pronominale bersi o bersela, che sarebbe il verbo bere + la particella pronominale si, nel caso di bersi, bersi qualcosa, oppure bere + la particella pronominale si e il pronome complemento la, bersela.

 Che significa bersi qualcosa o bersela? In questo senso non significa prendere il bicchiere e bere una bibita, in questo caso, ed è per questo che cambia completamente significato di bere, come lo conosciamo solitamente. E in questo caso significa credere in qualcosa di falso, quando diciamo, ah se l’è bevuta¸ come per dire ci ha creduto a quello che ho detto. Vediamo qualche esempio:

  • Ho detto a Lisa che non sarei andata da lei perché ero troppo stanca e se l’è bevuta. Quindi, ho detto a Lisa che non sarei andata da lei perché ero troppo stanca e ci ha creduto, cioè, ha creduto qualcosa che in realtà era una mia bugia. Non era vero.
  • Oppure immaginiamo la discussione tra due amici o comunque due interlocutori e uno dice all’altro: “Mi dispiace ma non me la bevo, raccontami la verità. Mi dispiace ma non ci credo, non mi bevo questo bugia che tu mi stai dicendo, non ci credo assolutamente, raccontami la verità.
  • Oppure ancora un altro esempio: I miei amici si sono bevuti tutto quello che ho raccontato loro. Non si sono bevuti nel senso come dicevo prima di bere una bibita, dei liquidi, in qualche modo, ma hanno creduto alle frottole che io ho raccontato loro. Quindi se la sono bevuta, bersela, in questo caso, con i pronomi, bere più pronome… più questi pronomi, significa proprio credere a qualcosa di falso, a qualcosa che è stato raccontato, è stato detto e che non era assolutamente vero.

Spero che questo video vi sia stato utile e noi ci vediamo al prossimo.


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Canzone: Estate

Canzone: Estate
di Bruno Martino
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, passato prossimo, futuro, imperfetto

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Estate
sei calda come i baci che ho perduto
sei piena di un amore che è passato
che il cuore mio vorrebbe cancellar

Odio l’estate
il sole che ogni giorno ci donava
gli splendidi tramonti che creava
adesso brucia solo con furor

Tornerà un altro inverno
cadranno mille petali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e il cuore un po’ di pace troverà

Odio l’estate
che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l’estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolor

Odio l’estate
Odio l’estate

Tornerà un altro inverno
cadranno mille petali di rose
la neve coprirà tutte le cose
e il cuore un po’ di pace troverà

Odio l’estate,
che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
l’estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolor
Odio l’estate
Odio l’estate

 

Canzone: Senza Riserva

Canzone: Senza Riserva
di Annalisa
Difficoltà: intermedio
Tempi: presente, futuro, passato prossimo, congiuntivo imperfetto

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Mi sorprende ritrovarti
sulle scale quando torno a casa
sorpreso di vedermi
come se fosse la prima volta
e racconto senza freni
le mie gioie e i miei dolori
e tu mi sorridi
e condividi tutto con me

Io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna

Mi sorprendo ad immaginarti
sulla porta quando torno a casa
ansiosa di vederti e di scrutare
ogni tua movenza
e parlarti senza sosta
dei miei ottimi propositi
nella vita e soprattutto verso te

Io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna

Io ti regalerò
io ti regalerò ogni singolo
risveglio la mattina
e poi lascerò i capelli
scivolarmi fra le dita
ti regalerò ogni singola carezza
quando è sera
ho imparato già
ad amarti senza più riserva alcuna
senza più riserva alcuna