Canzone: Malamorenò

Canzone: Malamorenò
di Arisa
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, passato prossimo, futuro, condizionale presente, congiuntivo presente

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Arisa è una delle mie cantanti italiane preferite. Leggi di Arisa in Italiano.

Può scoppiare in un attimo il sole
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Marzo del 2087
Nuvole pesanti dentro un cielo assente
Il mio pronipote è sulla luna
Emigrato per cercar la sua fortuna
Sulla terra resta solo chi non ce la fa
Ascoltando tante finte verità

Può scoppiare in un attimo il sole
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no

Resta la speranza di cambiare
Come la paura di dover restare
Mio marito è sempre qui vicino
Dice che ritornerà di nuovo il cielo
Poi la notte prega per paura che anche Dio
Scappi e lasci tutto quanto nell’oblio

Può scoppiare in un attimo il sole
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no

E a volte basta che sei qui vicino
A volte basta che ci sei
Perché a me basta che sei qui vicino
Perché a me basta che ci sei
Il dolore può farci cadere
La speranza potrebbe sparire
Ma l’amore, ma l’amore può
Far tornare a sorridere ancora
Imboccare una strada sicura
Sì l’amore, sì l’amore può

E se scoppia in un attimo il sole
Tutto quanto potrebbe finire
Ma l’amore, ma l’amore no
Anche i prati rinunciano ai fiori
Perché i fiori hanno perso i colori
Ma l’amore, ma l’amore no
Ma l’amore, ma l’amore
Ma l’amore, ma l’amore no
Ma l’amore, ma l’amore no
Ma l’amore, ma l’amore no
Ma l’amore, ma l’amore no

Canzone: La Guerra Di Piero

Canzone: La Guerra Di Piero
di Fabrizio de Andrè
Difficoltà: avanzato (Troppo difficile? Vedi la traduzione)
Tempi: presente, congiuntivo presente, passato prossimo, imperfetto, imperativo, passato remoto, futuro, condizionale passato

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Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi

lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente

così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l’inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve

fermati Piero, fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po’ addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce

ma tu non lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera

e mentre marciavi con l’anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore

sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue

e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore

e mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede e ha paura
ed imbraccia l’artiglieria
non ti ricambia la cortesia

cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato

cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno

Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all’inferno
avrei preferito andarci in inverno

e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole

dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

Canzone: Mi Scappa La Pipì

Canzone: Mi Scappa La Pipì
di Pippo Franco
Difficoltà: avanzato
Tempi: presente, futuro, frasi idiomatiche

Leggi di Pippo Franco in italiano.

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Con i nostri chiar di luna
Quando al cinema si va
Il bambino mio fa festa
E un po’ anche il suo papà,
Ma nel buio sul più bello
Lui ti dice così:

Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì, papà
Non ne posso proprio più, io la faccio qui

Invitati a un matrimonio
Eleganti siamo qua
Io mia moglie ed il mio bambino
Con gli sposi sempre là,
Ma allo scambio dell’anello
Lui ti dice così:

Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì, papà
Non ne posso proprio più, io la faccio qui

Allo stadio c’è fermento
Con mio figlio sempre qua
Ho giocato la schedina
La mia vita cambierà,
Ma al momento del rigore
Lui ti dice così:

Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì
Mi scappa la pipì, papà
Non ne posso proprio più, io la faccio qui

La Barca Da Remi

UncleJohnnyMomMeNoniPop
Io con (da sinistra a destra) mio nonno, mia madre, mio prozio, e mia nonna, al negozio di mio prozio circa gli anni settanta.

Tempi: presente, imperfetto, passato prossimo
Difficoltà: intermedio

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Tutti noi sappiamo che il miglior modo d’imparare una nuova lingua è parlare. Il secondo miglior modo è scrivere! Ogni giorno scrivo nel mio diario e provo ad usare tutte le forme dei verbi. Per imparare di usare meglio l’imperfetto mi piace di raccontare storie. Ecco qualcosa che mi è successo quando ero piccola…

Quando ero piccola, i miei nonni vivevano in Florida. Quindi, ogni anno andavo con la mia famiglia per visitarli per due settimane. Vivevano molto vicini alla spiaggia, quindi, passavamo la maggior parte dei giorni là. Ma, per almeno un giorno visitavamo mio prozio. Lui e sua moglie erano un po’ diversi. Vivevano come contadini del paese vecchio. Non avevano aria condizionata, non avevano un frigorifero, non avevano i conforti che tutti godevano anche in quei giorni. Vivevano su un pezzo di terra grande sulle rive del fiume Tomoka. Sull’altro lato del fiume c’era una palude. Il giardino non era disegnato. Era tutto selvatico come una giungla. C’erano ragni enormi. E le zanzare! Era un posto molto interessante per una bambina di cinque anni.

Un giorno eravamo lì e abbiamo deciso di uscire sul fiume in una barca da remi che mio prozio aveva. Siamo saliti sulla barca e abbiamo cominciato a remare. Eravamo nel mezzo del fiume quando siamo resi conto che la barca affondava! Abbiamo dimenticato di tappare un buco nel fondo della barca che serviva per togliere l’acqua dalla barca dopo una pioggia. Ho cominciato a piangere – dopotutto, avevo solo cinque anni! Siamo tornati alla riva tutti interi, ma poco dopo, ho saputo che nel fiume c’erano alligatori!

Corretto da: Rosario

Canzone: Luce

Canzone: Luce
di Elisa
Difficoltà: intermedio
Tempi: imperativo, futuro, presente, passato prossimo

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Elisa is an Italian singer-songwriter (cantautrice) who mainly records in English. This song has an interesting history: it was originally written by Elisa in English.  The orginal title is Come Speak to Me (iTunes, Amazon). Elisa subsequently translated the song into Italian with the help of Zucchero, another Italian singer-songwriter (cantautore). There is also a Spanish version. How do you think the original lyrics compare with the eventual Italian ones?

Read more about Elisa in Italiano.

Il sole mi parla di te
mi stai ascoltando, ora
la luna mi parla di te
avrò cura di tutto quello che mi hai dato…